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Come lacrime nella pioggia

La notte prima di girare la scena finale di Roy Batty in Blade Runner (1982), Rutger Hauer rilegge il copione in albergo. Il monologo scritto da David Peoples è corretto, ma troppo freddo: un elenco di ricordi di guerre spaziali che non restituisce l’anima del personaggio.

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Istinto

Seguendo il suo istinto, Hauer decide di riscrivere il discorso. Semplifica, elimina i dettagli tecnici e gli dà una forza poetica e intima. Il giorno dopo, senza avvertire Ridley Scott né lo sceneggiatore, pronuncia davanti alla macchina da presa parole destinate a diventare leggenda:

“Io ne ho viste cose, che voi umani non potreste immaginarvi:
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,
come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire.”

Quelle ultime frasi — “come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.” — sono farina del sacco di Hauer. Nascono dalla convinzione che Batty dovesse morire con dignità, mostrando non la macchina ma l’essere umano che si nasconde dietro la sua fragilità.
Ridley Scott e la troupe restano commossi e sorpresi.
Il momento diventa immediatamente un’icona: l’antagonista si trasforma in figura tragica e universale, e il film trova il suo cuore emotivo.

senso della vita blade runner

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All’uscita, Blade Runner non ebbe successo immediato, ma quel monologo ha continuato a vivere ben oltre il film. L’espressione “lacrime nella pioggia” è oggi una delle più citate della storia del cinema, simbolo della bellezza effimera della vita, della paura di essere dimenticati, e della ricerca di un senso ultimo alla propria esistenza.

Di tanto in tanto accade qualcosa nella vita, un evento improvviso, una discussione con un amico al bar, e mi ritrovo a pensare cosa vuol dire essere umani, che scopo ha la vita, e in alcuni di questi momenti torno davanti allo schermo a rivedere Blade Runner, o la sua nuova incarnazione Blade Runner 2049.Poiché guardando il mondo attraverso gli occhi di questi androidi, sembra apparire la “Risposta alla domanda sulla Vita, l’Universo e Tutto Quanto”. 

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