
Il temporale estivo a mare
Il temporale estivo a mare, di luglio o di agosto, arriva come una sorta di pausa timeout durante una partita in cui i giocatori accaldati brulicavano il campo di gioco.
Se ti va puoi leggere questo post ascoltando la canzone che ho creato come colonna sonora, che è l’occasione per raccontare una storia…
Ritorniamo al temporale estivo al mare…
Le frenetiche attività si interrompono, i nonni fanno vestire i nipoti e li riportano a casa, i negozianti ritirano dentro le carabattole esposte sui marciapiedi, le bici e gli scooter sostano dove possono, riparandosi sotto un ponte o benedicendo un sottopasso se troppo distanti per avventurarsi verso casa.

Quando avviene di giorno, la sfuriata di solito è copiosa ma temporanea. Goccioloni ingrossano grondaie e canali di scolo, i prati si abbeverano e i gabbiani vanno a fare la siesta all’asciutto di qualche capannone abbandonato. Persino la trap diffusa da innumerevoli altoparlanti bluetooth tace, e lascia il posto al picchiettare dell’acqua sulle tettoie.

Passato il timeout, come le lumache i bimbi tornano a scorrazzare, i nonni a trattenerli, le signore a far compere e i gli scooter a sgasare sotto i balconi inermi.
Il profumo dei pini marittimi si diffonde nell’aria con la pioggia che evapora, offrendo un panorama odoroso migliore di qualunque essenza uomo o donna abbia mai diffuso nei propri alloggi o sul corpo.
Il caldo tornerà, magari lasciando una notte di quiete alle lenzuola, e i bagnini ricominceranno a redarguire per palloni e racchettoni, e non per i cavalloni.
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